
Dave Castro spiega il ruolo cruciale dei Box affiliati durante gli Open
Si sono conclusi i Reebok CrossFit Games Open 2018.
Solo pochi giorni fa, il Direttore dei CrossFit Games Dave Castro sedeva in silenzio, da solo, nel Box islandese CrossFit Reykjavik. Da lì, scrutava tre delle migliori atlete nazionali mentre affrontavano il workout finale degli Open.
Questa volta, però, non è stato Castro a programmare il workout, e nemmeno le celebri “Dottirs”. Il workout finale degli Open 2018 è stato scelto attraverso una votazione online dalla CrossFit community, che ad oggi conta più di 400.000 iscritti agli Open e 14.000 palestre affiliate in tutto il mondo.
Sebbene affidare la programmazione del workout alla community possa sembra un piccolo gesto, attraverso questa scelta Castro ha voluto sottolineare l’enorme importanza della community nella fase degli Open, oggi più che mai. A suo modo, ha voluto ribadire l’importanza degli Open per tutti coloro che si allenano nei Box affiliati del mondo, non solo per chi gareggia per arrivare ai Regionals.
Le palestre affiliate, dichiara Castro, sono proprio la sua massima priorità durante gli Open.
“Circa il 99% di chi si iscrive agli Open, si allena in un Box affiliato, e questo è un dato importantissimo che ci rende davvero orgogliosi”.
“Ed è per questo che il nostro focus in questa fase sono proprio le palestre affiliate, tutta la community che le popola e che partecipa agli Open”, spiega.
Il nostro focus in questa fase sono le palestre affiliate insieme alla community che le popola e che partecipa agli Open.
The Drop-Ins
Dopo le parole, Dave Castro passa ai fatti.
Durante gli Open, Castro ha visitato tutte e cinque le città da dove sono stati trasmessi gli annunci dei workout, cogliendo poi l’occasione per visitare alcuni Box affiliati locali.
“Vado nei Box affiliati e parlo con i coach, con i proprietari e con gli iscritti”, spiega. “Voglio che sappiano che CrossFit c’è e li supporta e che sono importanti per noi”.
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“Il più delle volte sono sconvolti ma anche emozionati quando mi vedono arrivare. È anche successo che visitassi delle palestre senza essere riconosciuto. Ma devo dire la verità, non mi capita spesso”, ride.
Come si fa a non notare Dave Castro? In realtà, è molto più semplice di quanto crediate. Solitamente non telefona, né CrossFit HQ annuncia ufficialmente al Box la sua visita. Arriva e entra a dare un’occhiata, proprio come farebbe chiunque altro.
“Non avviso mai le palestre che sto per arrivare”, conferma Castro.
Non avviso mai le palestre che sto per arrivare
“Mi piace seguire l’istinto e improvvisare. Non voglio che la gente mi aspetti, perché all’ultimo minuto i piani potrebbero cambiare e non vorrei deludere nessuno”:
A questo punto, gli abbiamo chiesto se si allena in tutte le palestre che visita, ma Castro ci racconta che nella maggior parte dei casi c’è solo tempo per una chiacchierata.
“Passo velocemente per incontrare di persona i proprietari e i coach. Alcuni mi chiedono ‘Sei qui per giudicarci?’, ma in realtà non è così. Ci vado solo per salutare e dimostrare loro il nostro supporto”.
I suoi drop-in preferiti durante gli Open 2018 sono stati in Brasile.
“In Brasile, sono arrivato un paio di giorni prima e sono riuscito a visitare 16 Box”, dice.
In Brasile, sono arrivato un paio di giorni prima e sono riuscito a visitare 16 Box.
“Ho questo vantaggio straordinario di poter viaggiare in tutto il mondo per CrossFit, ed è davvero diverso vedere le cose di persona piuttosto che da casa. A quello che vediamo a casa siamo abituati, ormai è routine, è sempre lì. Ma quando visito posti come Cina, Australia, Brasile e Regno Unito e vedo la passione per il CrossFit nascere, crescere e diffondersi in questi posti, è davvero pazzesco, mi dà una carica tremenda”.
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Castro spiega l’inclusività
Benché la sua priorità rimangano le palestre affiliate locali, Castro si rende conto che durante gli Open ha potuto visitare solo cinque delle migliaia di città in tutto il mondo dove CrossFit è presente. Ci sono ancora tantissimi Box da visitare, coach e iscritti da incontrare, ma Dave Castro è molto soddisfatto del coinvolgimento della community negli Open.
Questo è il motivo per cui, durante gli annunci degli Open 2018, Castro ha voluto includere sempre la partecipazione di CrossFitter comuni che si cimentassero con il workout, in molti casi con la versione scalata, piuttosto che scegliere solo i grandi campioni come protagonisti.
La speranza di Castro è che questa novità abbia permesso ai proprietari dei Box in tutto il mondo di coinvolgere molte più persone nella competizione.
“Uno dei principi fondamentali del CrossFit è proprio il fatto che è scalabile all’infinito. Cerco sempre di trovare nuovi modi per evidenziare questo aspetto. Così, quest’anno abbiamo aggiunto delle heat extra per dimostrare che gli Open sono davvero aperti a tutti”.
Abbiamo aggiunto delle heat extra per dimostrare che gli Open sono davvero aperti a tutti
Sebbene questa non sia del tutto una novità, Dave Castro ci tiene a sottolineare che quest’anno l’inclusività è stata una delle priorità cruciali nello sviluppo degli Open. Nata dal desiderio di raccontare le storie dei CrossFitter di tutti i giorni, di chi intraprende un processo di vera trasformazione, di chi vuole perdere peso o di chi scopre il CrossFit per la prima volta. Durante gli annunci in diretta, infatti, Castro ha voluto dedicare ai CrossFitter comuni lo stesso tempo che era destinato agli atleti Elite per valorizzare il loro ruolo nella community.
“Il riscontro è stato estremamente positivo”, racconta. “È piaciuto molto a tutti”.
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Nel corso delle ultime cinque settimane, inoltre, anche i canali social dei CrossFit Games hanno voluto raccontare storie straordinarie di sportivi comuni: donne incinte, persone anziane o con disabilità che hanno eseguito i workout degli Open adeguatamente scalati per partecipare alla competizione.
E Castro non si perde nulla.
“È bello vedere che le persone scalano il workout in base alle proprie abilità per poter partecipare”.
È bello vedere che le persone scalano il workout in base alle proprie abilità per poter partecipare
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Performance Personale
In merito alla sua performance personale, Castro quest’anno ha chiuso gli Open piazzandosi alla 4.843esima posizione a livello globale, e raggiungendo la 352esima posizione in California. Lui stesso pubblica il suo risultato ogni settimana commentando la propria prestazione perché la community sia testimone dei suoi traguardi.
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“Vado in un Box affiliato e ho un giudice che valuta il mio workout. Proprio come tutti gli altri”, spiega.
“Quest’anno ho provato diversi Box affiliati vicino a casa ed è stato molto divertente”.
La domanda, però, sorge spontanea: gli altri atleti lo prendono in giro perché sa già i workout in anticipo? Ovviamente sì. La sua risposta: una risata.
“In realtà, non conta più di tanto. Credetemi, non mi dà un grande vantaggio”, ride.
Vado in un Box affiliato e ho un giudice che valuta il mio workout. Proprio come tutti gli altri.
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